Valcamonica: Scabbia si espande a macchia d’olio, centinaia di casi

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SINDACO CHE AVEVA ‘INVITATO ALLA CALMA’, SI SOTTOPONE A PROFILASSI!

E’ ormai una vera e propria epidemia, quella di Scabbia in Valcamonica.

Nessuno sa ancora con precisione il numero dei contagiati di, il nosocomio edolese che ospitava la paziente straniera e da cui tutto è partita, aveva individuato 39 casi.

Ma sarebbero centinaia, quelli in tutta la valle.

Nuovi focolai sono stati rilevati a Capo di Ponte, Berzo Demo e nei comuni limitrofi. Il  numero esatto ancora non si conosce e la tensione tra gli abitanti della zona, giustamente, cresce.

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Ne è un segnale anche la richiesta di farmaci anti-scabbia che le farmacie camune devono affrontare. La guardia rimane alta soprattutto a Cevo, da dove è partita l’epidemia: sia il sindaco – che aveva smentito ogni allarme – che gli impiegati del Municipio si sono sottoposti alla profilassi contro l’infezione per prevenire il contagio.

A preoccupare è soprattutto il lungo periodo di incubazione: si calcola infatti che prima che l’infezione esploda trascorrono in media dalle due alle cinque settimane.

E questa è Scabbia, patologia certamente non simpatica, ma non mortale, quando sarà Ebola, o Mers, o come già avvenuto Tubercolosi?

Ma, ovviamente, l’importante è non fare le docce ai ‘migranti’ che sbarcano, perché è ‘rassismo’.