Salvini ‘scomunica’ il leghista confuso che dà il patrocinio al gay pride

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Cecchetti ha dichiarato di avere votato a favore per la ridicola motivazione di voler ‘evitare polemiche contro l’amministrazione regionale‘.

Due giorni fa, il Consiglio di Presidenza della Regione Lombardia ha concesso il patrocinio gratuito alla pagliacciata che offende soprattutto gli omosessuali non esibizionisti, che va sotto il nome di ‘gay-pride’.

Per esattezza, alla manifestazione “Milanopride 2014” promossa dalllArciGay di Milano, in programma dal 23 al 29 giugno 2014. Il consiglio, presieduto da Raffaele Cattaneo (Nuovo Centrodestra), conta fra i suoi membri Fabrizio Cecchetti e Daniela Maroni (Lega Nord), Sara Valmaggi (Pd) e Eugenio Casalino (Movimento 5 Stelle). Il patrocinio è stato concesso grazie a tre voti (Valmaggi, Casalino, Cecchetti) contro due (Cattaneo e Maroni).

Insomma, c’è un leghista confuso. Cecchetti ha dichiarato di avere votato a favore per ‘evitare polemiche contro l’amministrazione regionale‘.

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Siamo alla completa sudditanza culturale ai dis-valori. Un politico votato dalla maggioranza dei suoi concittadini, anche perché non sostenitori delle pagliacciate gay, si piega ai ricatti di una micro-minoranza di fanatici. Perché altrimenti, povera stellina, lo definirebbero ‘omofobo’.

Diceva il poeta, che le palle, o ce le hai, o non puoi dartele. Cecchetti le sta ancora cercando. Difficile le trovi.

E arriva, pur se mai lo cita – probabilmente per non dargli un’importanza che non merita – la risposta del segretario della Lega: