Balle spaziali: Kyenge premiata insieme ad astronauta

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Incredibile, dove porti l’ipocrizia

L’astronauta Luca Parmitano, l’ex ministro congolese dell’Integrazione Cécile Kyenge, il medico Gabriella Ferlazzo Natoli di Medici Senza Frontiere e ancora Luigi Gentilini, medico chirurgo, specializzato in ginecologia, la ricercatrice Annalisa Buffa e il presidente della Lega Pesca Ettore Ianì, in rappresentanza dei pescatori siciliani.

Personalità molto diverse tra loro ma accomunate da uno spirito coraggioso e dedito al sociale, ognuna nel proprio campo. A loro è stato assegnato quest’anno il Premio Marcello Sgarlata, giunto alla sesta edizione, in una cerimonia che si è svolta a Roma, nella sala della Protomoteca del Campidoglio.

Recita la presentazione.

Il Premio, in collaborazione con il Rotary Club Roma Olgiata. Figuratevi se mancavano i massoni.

Le onorificenze sono state attribuite per alti meriti, in particolare a Luca Parmitano “per lo spirito di abnegazione e valore”, a Gentilini, che, in veste di fondatore dell’associazione Med e Med onlus è protagonista di ben 10 importanti missioni umanitarie nel cuore dell’Africa.

A Kyenge, e qui i massoni stravolgono – come loro solito – la realtà “per la tenacia con cui porta avanti un progetto osteggiato irrazionalmente da pochi, ma condiviso da moltissimi, per dare una vita migliore a chi è stato costretto a lasciare il proprio paese”. Anche il mio gatto è tenace, e insiste nel volerla fare fuori dalla cassettiera, non per questo lo premiano.

Capito, non eletta da nessuno, che propone cose condivise solo da lei e nemmeno più dal marito,  e invece sarebbero ‘pochi’ quelli che ‘irrazionalmente’ non colgono le geniali idee della taroccatrice di foto.

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Altri riconoscimenti sono stati conferiti a Gabriella Ferlazzo Natoli di Medici Senza Frontiere, specializzata in malattie infettive, attualmente impegnata in Guinea per l’emergenza Ebola; ad Annalisa Buffa, ricercatrice, designata dal Cnr, direttore dell’Imati Cnr, (Istituto di Matematica Applicata e Tecnologie Informatiche) di Pavia.

Dite voi cosa ha fatto, tranne nascere nera, la Kyenge, per stare insieme ad astronauti, ricercatori e medici missionari.

Comunque, una cosa in comune, la congolese e l’astronauta ce l’hanno, uno è stato nello Spazio, l’altra, ce la spedirebbero volentieri gli italiani. Quei ‘pochi’ irrazionali che non l’hanno capita.

Pare che Kyenge, per vincere il premio, abbia prodotto questa dimostrazione della sua esperienza spaziale:

ASTROKYENGE

Che ha giurato essere autentica. Gli originali sono in Vaticano.