Ministro Usa: ‘Merkel ci chiese di far cadere governo italiano’

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Doveva cadere il governo per aprire la strada al governo tecnico eterodiretto da Bruxelles.

Non lo scrive un complottista, ma  l’ex ministro del Tesoro Usa, Timothy Geithner, architetto del salvataggio delle banche americane, nel suo libro di memorie uscito ieri, Stress Test. Probabilmente la figura più importante nell’amministrazione americana, all’epoca.

A Barack Obama fu chiesto dai funzionari europei di attivarsi nel complotto per far cadere Silvio Berlusconi e il suo governo.

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Gli americani, però, non vollero immischiarsi, non per chissà quali motivi morali, ma perché: “Non possiamo avere il suo sangue sulle nostre mani”.

Scrive Geithner: “Ad un certo punto in quell’autunno, alcuni funzionari europei – eufemismo per tedeschi – ci contattarono con un piano per cercare di costringere il premier italiano Berlusconi a cedere il potere; volevano che noi rifiutassimo di sostenere i prestiti del FMI all’Italia, fino a quando non se ne fosse andato”. 

In realtà, l’Italia non ha mai chiesto prestiti al FMI, del quel è uno dei soci maggiori.

Si era all’inizio del complotto del quale ha fatto parte Draghi e la sua Bce, che si rifiutarono di fare quello che fecero solo pochi mesi dopo, gonfiando artificialmente lo spread.

 Ovviamente, nulla di tutto questo poteva essere fatto, senza la partecipazione del telefonista al Quirinale. Ma non lo sapremo mai, perché lui, le intercettazioni che lo riguardano, le fa distruggere.