Una sorta di ‘caso stormfront’ alla saudita
Un tribunale saudita ha condannato Raef Badawi, il fondatore di un forum Internet, a 10 anni di carcere e 1.000 frustate per “offese all’Islam.”
Badawi, è stato condannato anche a pagare una multa di un milione di riyal (€ 191.846).
Nel mese di agosto dello scorso anno un tribunale aveva condannato Badawi a sette anni e tre mesi di carcere, oltre a 600 frustate “per la creazione di un sito web libero che insultava l’Islam”, secondo i resoconti dei media sauditi.
Ma un tribunale superiore aveva annullato tale decisione e ordinato un nuovo processo da un giudice diverso.
- http://xn--identit-fwa.com/blog/2013/06/07/censura-i-goebbels-di-vendola-vogliono-chiudere-tuttiicriminidegliimmigrati-com/
- http://identità.com/blog/2013/04/08/psicoreato-condannati-per-aver-pensato/
Il mese scorso, un tribunale saudita di Jeddah ha ordinato la chiusura definitiva del sito web per la pubblicazione di quello che è stato percepito come contenuto anti-islamico.
Sabq ha detto che un certo numero di sauditi aveva chiesto la chiusura del suo Liberal Network per la pubblicazione di storie e commenti che sono considerati contro la religione.
Il sito web ha detto che la decisione della corte ha “soddisfatto quelli che avevano chiesto la censura.”
Non so a voi, ma questa notizia mi fa venire in mente la situazione italiana. Qui non si frusta, ma si mette comunque in galera i dissidenti, e si ‘oscurano’ allo stesso modo i siti web ritenuti ‘contro il pensiero dominante’, ad esempio, si richiede la chiusura del sito tuttiicriminidegliimmigrati.com perché viola il pensiero politicamente corretto – e statisticamente demenziale – che gli immigrati non sono un problema di ordine pubblico.
Quindi, tra Italia e Arabia Saudita non ci sono differenze sostanziali, solo una diversa ‘religione’ con diversi dogmi da difendere e idee da perseguire.
Un pensiero su “Mille frustate e 10 anni di carcere: “offese all’Islam””
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