L’invasione di clandestini infetti e l’utilizzo degli scuolabus per il loro trasporto è approdato, nel pomeriggio, sulla trasmissione di Raiuno “La vita in diretta” che si è collegata con Piazza Matteotti a Modica per sentire dare voce – finalmente – non solo ai clandestini, ma alle mamme.
Le stesse mamme, che nei giorni scorsi hanno deciso di non mandare i figli alla gita scolastica con i pullman usati dai clandestini con TBC, Scabbia e Adis.
Nel corso della trasmissione, c’è stato l’intervento tragicomico della Prefettura di Ragusa che, con una nota, ha tenuto a dire che, l’impresa che ha in appalto il servizio, è ‘tenuta ad autocertificare la sicurezza, anche igienica dei bus‘. Insomma, la salute dei bambini e l’igiene degli scuolabus che portano clandestini infetti, non dipende da controlli della prefettura, ma da una fantomatica ‘autocertificazione’ dell’azienda che giura, fermamente giura, di avere pulito i bus. Così, alla carlona.
E hanno anche scritto una nota. Senza senso del ridicolo.
E infatti: “Dell’autocertificazione dei mezzi – ha incalzato una delle ospiti della trasmissione – ho molte perplessità. Invito le mamme di Modica ad andare a verificare personalmente che questa disinfettazione sia realmente fatta”.
Da Modica, tal Vito Amato, ha assicurato che non c’è rischio. Perché, dice, ci sono dodici casi ti TBC e quindi, secondo lui, non è un’emergenza tubercolosi.
Dodici sono quelli che avete trovato. Poi c’è la Scabbia e tutto il resto delle patologie. Senza dimenticare Mers ed Ebola che hanno latenze troppo lunghe per essere individuate allo sbarco.
2 pensieri su “Emergenza Tubercolosi sbarca su Rai1: mamme Modica contro le ‘autocertificazioni’ della Prefettura”
I commenti sono chiusi.