Il Fondo monetario internazionale ha approvato un pacchetto di aiuti all’Ucraina per 17 miliardi di dollari in due anni. Il pacchetto prevede il versamento immediato di 3,2 miliardi.
I successivi versamenti saranno condizionati a revisioni e al rispetto dei criteri stabiliti, tra cui l’aumento delle tasse,il congelamento del salario minimo e l’aumento dei prezzi dell’energia.
Il potere finanziario in soccorso di un governo in bancarotta. E, siccome questi organismi non sono altro che una sorta di ‘società partecipate dai Paesi’, e l’Italia ha una quota del 3,5% del FMI, significa che noi, come italiani, stiamo dando quasi mezzo miliardo di euro all’Ucraina. Di nascosto e senza il voto del Parlamento. Soldi che si sommano ai 180 milioni dati come finanziatore della Ue.
E’ così che si aggira la democrazia nell’epoca moderna post-democratica.