MERS, ormai è panico: morti sfondano quota 100, medici in fuga

Vox
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JEDDAH – Il bilancio delle vittime del terribile virus MERS in Arabia Saudita ha superato i 100 morti,  e le autorità tentano di rassicurare una popolazione sempre più nel panico nel paese più colpito dal coronavirus che si diffonde per semplice tosse o starnuti..

I timori del pubblico sono stati alimentati da un rapidissimo aumento del numero di decessi da infezioni respiratorie, con 39 persone morte questo mese – oltre un terzo dei 102 morti registrati da quando il virus è emerso nel mese di aprile 2012.

Un bambino di nove mesi di età era tra gli otto nuovi decessi da sindrome respiratoria del Medio Oriente annunciati dal ministero della salute Domenica.

Ha detto che il numero totale dei casi diagnosticati dal momento che il virus è stato registrato la prima volta nel regno ha raggiunto il numero di 339, che rappresenta la maggior parte delle infezioni registrate in tutto il mondo.

Tra loro, quattro del personale medico in un unico ospedale di Tabuk nel nord-ovest, due medici – uno egiziano e uno siriano – e due infermiere filippine.

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Il panico per la diffusione del virus tra il personale medico nella città occidentale di Jeddah ha portato alla chiusura del pronto soccorso di un ospedale principale e alla fuga del personale.

Almeno quattro medici del King Fahd Hospital di Jeddah all’inizio di questo mese hanno rifiutato di curare  i pazienti per paura del contagio.

Gli esperti stanno ancora lottando per capire MERS, per il quale non esiste un vaccino conosciuto.

E ‘considerato un cugino mortale del virus della SARS scoppiato in Asia nel 2003 che aveva infettato 8.273 persone,  il nove per cento dei quali sono morti. MERS uccide invece almeno il 35% dei contagiati.

Il virus è ora anche in Egitto, quindi ad un ‘barcone’ di distanza dall’Italia.

Magari è già arrivato con la ‘famigliola’ di scafisti egiziani.