Della canonizzazione dei due Papi vi hanno già parlato ampiamente gli altri, almeno sotto ‘certi punti di vista’.
L’argomento sull’opportunità che un Papa canonizzi due suoi recenti – troppo recenti forse – predecessori, ha certamente delle basi, ma siamo nell’alveo della Fede, quindi è impossibile dare un giudizio su basi puramente razionali.
Vogliamo invece aprire uno squarcio su un altro aspetto dell’evento: le ‘sponsorizzazioni’.
Avete capito bene, un po’ come un evento sportivo, anche la santificazione avvenuta a Roma ha avuto degli sponsors. Che avranno dei ritorni d’immagine, e non solo.
Francesco ha inveito contro la “tirannia” del capitalismo globale e la “idolatria del denaro”, ma non disdegna i soldi delle multinazionali, a quanto pare.
Chi sono, questi sponsors? Abbiamo Eni, multnazionale del petrolio e del gas, molte banche – alcune delle quali piene di debiti – e la megacorporation Nestlè.
Centinaia di migliaia di persone sono arrivate a Roma per Papa Giovanni Paolo II – 1978-2005 – e Papa Giovanni XXIII – 1958-1963, ma non sanno chi ha finanziato il tutto.
Un pensiero su “Papi Santi con lo sponsor: Nestlè, Eni, Enel e Banca Intesa hanno pagato l’evento”
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