CHIETI- Solo due giorni dopo la fuga in città di decine di clandestini con la Scabbia gentilmente spediti lì da sua incompetenza il ministro degli Interni, e dopo la dichiarazione di Suor Ada, Al Fano invia in città altri 100 clandestini. Visti i precedenti, forse con Ebola?
E i cittadini sono in fibrillazione, mentre il Comune, che aveva promesso di opporsi, tenta di correre ai ripari istituendo il “Servizio circolare di assistenza” che prevede un attento controllo del territorio ad opera delle associazioni di protezione civile, dopo i continui disordini causati dai clandestini.
Il sindaco, Umberto Di Primio, ha comunicato al Ministero degli Interni «l’impossibilità per la città ad accogliere i ‘profughi’ non avendo- sottolinea – la disponibilità di strutture adeguatamente sicure per la loro permanenza sul nostro territorio comunale».
Ma intanto, non fa nulla per opporsi.