La farsa Convenzione di Istanbul sulla lotta contro la violenza sulle donne entrerà in vigore dal prossimo 1° agosto. Non servirà per combattere la ‘violenza sulle donne’, per farlo non servono firmette, serve che gli stupratori stiano in carcere, e non ci stanno, grazie a indulti e alla legge votata dalla Camera – firmataria Boldrini – che premia stupratori, ladri e spacciatori con i domiciliari.
“Grazie alle recentissime ratifiche anche di Spagna, Andorra e Danimarca” – ha detto Boldrini agli abusivi della Camera,che come automi hanno risposto con un applauso – “si è superato il numero di 10 paesi europei”,numero necessario perché il trattato fosse legalmente vincolante.”Per me è motivo di orgoglio ha continuato-che il Parlamento italiano sia stato tra i primissimi a ratificarlo con voto unanime”.
Perché abbiamo un parlamento di pecore dedite al pascolo.
Quindi, perché la Boldrini festeggia? Perché una pioggia di soldi è in arrivo sulle varie associazioni che fingono di ‘occuparsi di violenza sulle donne’. Senza risolverla. Perché se venisse risolta, loro non avrebbero ragione di esistere: un po’ come le fabbriche di armi e le case farmaceutiche. Stesso concetto: tendono a perpetuare il problema, per fare soldi.
Queste associazioni fanno di peggio: è la stessa fondatrice dei centri anti-violenza, Erin Pizzey, a dire che femministe radicali se ne sono impadronite e le usano per costruire false accuse contro papà separati. La tattica è di impadronirsi dei bambini il tempo necessario per plagiarli ed alienarli all’odio contro i papà, e poi cercare di negare che l’alienazione genitoriale è un abuso sull’infanzia.