Clandestini, Manildo li tiene a Treviso e ne aspetta altri

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I clandestini vengono da Mali, Ghana, Burkina Faso e Costa d’Avorio. Nessuno di questi paesi è in guerra, non si comprende perché non vengano espulsi. 

TREVISO – Ieri mattina, martedì. un vertice in Prefettura con i rappresentanti del Comune ha deciso di tenere in città i 17 clandestini che fino ad oggi avevano trovato alloggio presso il dormitorio comunale di via Pasubio nel quartiere di Santa Maria del Sile. Dovevano sgomberare, non lo faranno. Dall’incontro è emerso che quattordici persone troveranno ospitalità presso gli appartamenti di Unindustria – che è sempre pronta a ricevere nuove braccia low-cost con le quali sostituire i locali, alla Electrolux – a Roncade, mentre altre tre persone alloggeranno presso una struttura messa a disposizione – a pagamento – dalla cooperativa “Una casa per l’uomo” di Montebelluna.

Presente all’incontro l’assessore alle politiche sociali Liana Manfio: “Quando la Prefettura ci ha chiesto aiuto abbiamo risposto aprendo le porte delle ex scuole Marconi che quest’inverno ha ospitato le persone senza fissa dimora– commenta Manfio – ora però la struttura dovrà essere destinata ai seggi per le prossime elezioni europee. Era necessario dunque liberarla. Credo comunque sia necessario affrontare in modo molto serio la questione degli arrivi. Quello di queste settimane non è stato il primo caso e non sarà di certo l’ultimo – paventa l’arrivo di altre decine – spesso si trovano delle soluzioni temporanee che però non sono né le più adatte né quelle migliori per le persone che arrivano e per noi che le dobbiamo accogliere. Per questo sarebbe opportuno affrontare il problema con lungimiranza e in maniera condivisa, magari coinvolgendo anche gli altri comuni della provincia. Al di là di come la si pensa è un problema che ci riguarda tutti”, farnetica l’assessore.

La soluzione condivisa, dovrebbe essere casa loro, non appartamenti a spese dei contribuenti italiani e trevigiani.