Ebola, il Ministero, e quel rischio ‘remoto’

Vox
Condividi!

Il comunicato si chiude con l’ennesimo tentativo maldestro di sminuire la pericolosità epidemica dei flussi di clandestini, senza però poter negare la possibilità che Ebola arrivi sui barconi: “con riferimento specifico ai rischi connessi ai flussi migratori irregolari, si segnala che la durata dei percorsi che porta i migranti dai propri Paesi di origine all’Italia rende ancora remota la possibilità che l’eventuale insorgenza della malattia, che ha un periodo di incubazione massimo di ventuno giorni, si verifichi in Italia”

Ora, a parte le inesattezze che un comunicato del Ministero della Salute non dovrebbe avere – vi rimando a questo articolo
EBOLA: PRIME AMMISSIONI DEL MINISTERO, ORA LA ‘POSSIBILITÀ CHE IMMIGRATI PORTINO VIRUS C’È’ – mettiamo che sia vero, e che il rischio sia ‘remoto’.

Angelino non si sente bene e decide di andare dal medico. Il dottore lo visita, e al termine, la diagnosi: ‘Caro Angelino, lei non sta per morire, ha un piccolo problema al cuore, ma c’è una possibilità remota che, se continua a farsi 5 piani di scale tutti i giorni, morirà entro la prossima settimana‘.

Vox

Secondo voi, cosa fa, Angelino, non sceglie di prendere l’ascensore in base a quella ‘possibilità remota’?

E allora perché, mettere a rischio la salute di milioni di italiani, per l’ossessione di un manipolo di fanatici dell’accoglienza?

Share

Fonte: Identità.com