È arrivato verso le nove l’elenco degli amici degli amici nominati nella società a partecipazione pubblica. Saranno loro ad occuparsi di svendere all’estero, come vuole Renzie, Eni, Enel, Poste e Finmeccanica.
Claudio Descalzi amministratore delegato di Eni, Emma Marcegaglia alla presidenza. Mauro Moretti passa da Ferrovie dello Stato ad amministratore delegato di Finmeccanica, la cui presidenza va a Gianni De Gennario.
Francesco Starace amministratore delegato di Enel, Patrizia Grieco presidente.
Luisa Todini alla presidenza di Poste italiane che già pregusta la doppia poltrona – è già nel Cda Rai – di cui amministratore delegato è nominato Francesco Caio.
Le qualità di questi personaggi? Lavorano bene con la lingua.
Come tutti sanno, mentre l’AD è chi comanda e decide, e quindi deve avere alcune competenze, mentre la figura del Presidente è puramente di garanzia, quasi di arredamento, tranne per il fatto che incassa un lauto e immeritato stipendio. Ora, cosa hanno in comune tutti gli AD e tutti i Presidenti tra loro?
Un altro segno della demenza politica di Renzie, che è un residuato bellico degli anni del benessere che non c’è più e che quindi, pensa che la politica sia soddisfare la manie politicamente corrette.
Le ennesime belle statuine spacciate per ‘modernità’.