La nuova inquisizione: licenziato perché contro i ‘matrimoni gay’

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Ormai è evidente, c’è una nuova religione, quella del politicamente corretto, e l’omosessualismo è uno dei dogmi inviolabili. Pena, l’ostracismo. E’ una nuova inquisizione.

Il ‘martire’ della nuova inquisizione

Lo sa bene Brendan Eich, neo-amministratore delegato di Mozilla, la società del browser Firefox. Eich è stato licenziato – costretto a dimettersi – dopo una sola settimana, perché ha ‘osato’ dare una donazione di 1000 dollari ai sostenitori del referendum contro il matrimonio omosessuale che si è tenuto in California nel 2008. Referendum che tra l’altro ha avuto un clamoroso successo.

Ma non conta il volere della maggioranza, quello è ‘populismo’, conta il volere di una ristretta cricca di ricchi e pervertiti che controllano i media di disinformazione di massa, e che hanno tutto l’interesse nel disarticolare i fondamenti della società.

In un’intervista al New York Times il numero uno di Mozilla si era difeso (come se avere un’opinione condivisa dalla stragrande maggioranza, fosse qualcosa del quale doversi difendere): sono capace di separare le mie idee personali da quelle di lavoro. «Mozilla crede nelle liberta di parola», in realtà non ci crede per nulla.

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Nella società moderna, basta che qualche setta di esagitati, di piccole dimensioni ma iperattivi, minacci una sorta di boicottaggio, per obbligare qualcuno ad abiurare. Perché non ci sono più uomini con le palle, ma una massa di checche – e non parliamo degli omosessuali – incapaci di resistere a minacce di qualsiasi tipo.

L’operazione di boicottaggio era partita da OkCupid.com, sito di appuntamenti, che aveva chiesto ai suoi utenti di boicottare Firefox, il secondo sistema di navigazione su internet. Il mercato gay è molto fiorente negli appuntamenti sessuali occasionali.

Quante similitudini con l’inquisizione vaticana che costrinse Galileo ad abiurare. Eppure la Terra continuò a girare intorno al Sole. E così, i cosiddetti ‘matrimoni gay’, rimangono un’oscenità estetica.

Pensate solo se qualcuno avesse chiesto le dimissioni dell’amministratore delegato di Sony, noto supporter del ‘matrimonio gay’: O-M-O-F-O-B-I, NON SAPERE CHE C’E’ LA LIBERTA’ DI OPINIONE?
Ma questa vale solo se hai le opinioni ‘giuste secondo loro’.