Un altro ‘pazzo’, Ibrahim A., 37 anni e musulmano, ascolta “musica religiosa” sul suo iPod prima di vandalizzare alcune chiese di Vienna.
La statua di San Giuda Taddeo nella bellissima cattedrale di Santo Stefano a Vienna era, tra le altre cose, buttata giù dalla sua base.
La serie di atti vandalici a sfondo religioso sono stati commessi sabato pomeriggio scorso in quattro chiese, tra cui quella di Santo Stefano. L’arcidiocesi di Vienna ha dichiarato che non c’era mai stato prima un danno ai luoghi di culto di questa entità.
Il danno totale provocato non può inizialmente neanche essere quantificato. Colpiti sono i Lazaristenkirche a Vienna-Neubau, la chiesa parrocchiale di Breitenfeld a Vienna-Josefstadt, e la chiesa parrocchiale Neuottakring a Ottakring, così come la Cattedrale di Santo Stefano.
Quando ha arrestato il colpevole nella Cattedrale la polizia non sapeva nulla dei danni alle altre chiese e lo ha incredibilmente rilasciato, come di consueto avviene con chi commette il primo reato.
Il danno è notevole. “Non abbiamo mai avuto un danno così enorme”, ha detto il portavoce dell’arcidiocesi.
L’Arcivescovo di Vienna è scioccato: “finora il peggiore atto di vandalismo da quando sono arcivescovo”.
Il cardinale Christoph Schönborn lo ha detto durante la visita a Lazaristenkirche, che è una delle chiese che è stata vandalizzata. L’attacco ha lasciato Lazaristenkirche con tutte le sue statue e altari laterali in gran parte distrutti, lo stesso per le statue danneggiate a Santo Stefano, la chiesa di Breitenfeld a Josefstadt e la chiesa Neuottakring a Ottakring.

“Sono scioccato dalla devastazione nelle chiese,” ha detto. “Spero che l’autore o gli autori non sapessero cosa stavano facendo.” Lo sapeva benissimo.
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