Il declino dell’Occidente: la Svezia chiede scusa, agli Zingari…

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Culpa, mea culpa, mea maxima culpa. Quella dell’accoglienza è ormai una religione, delle più masochiste e autolesioniste che mai abbiano visto la luce.

Il governo svedese infatti si è abbassato a chiedere scusa – ormai chiedere scusa è divenuto un esercizio quasi liberatorio, ha la funzione che la confessione ha nel cattolicesimo – agli zingari per “un secolo di discriminazioni, vessazioni e abusi che sono arrivati fino all’estremo delle sterilizzazioni di massa, per impedire che crescesse troppo una minoranza classificata come «incapacitati sociali“.

Perché sterilizzare chi sfrutta i propri figli e li costringe a chiedere l’elemosina o ad andare a rubare è cosa sbagliata. Questione di opinioni.

Un periodo oscuro e vergognoso della storia svedese», è stato definito dal ministro dell’Integrazione, tal Erik Ullenhag. Perché, udite udite, almeno una famiglia su quattro era a conoscenza di casi di sterilizzazione o aborto forzato“. Perché l’aborto va bene, ma solo a danno degli europei. In quel caso è un ‘diritto’, se invece riguarda gli zingari o altre minoranze allora è un ‘abuso’.

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Inoltre, continua il rapporto, ‘i bambini venivano spesso sottratti alle famiglie’, e affidati a terribili famiglie svedesi che li mandavano a scuola invece che agli angoli delle strade. Terribile.

Pensate che i governi socialdemocratici, fino al 1964 impedirono agli zingari di entrare in Svezia. Privando così il Paese di una fonte di ‘arricchimento’ sociale alla quale oggi stanno cercando di porre rimedio.

Il tutto pone le basi per mega-risarcimenti agli zingari, che in Svezia sono 50.000 su di 9 milioni e mezzo di abitanti. Se volete ‘espiare’, potreste prendervi un po’ dei nostri.

Domanda: quand’è che gli zingari chiederanno scusa alle società che li ospitano, per i danni fatti nei secoli dei secoli?