Treviso: i clandestini inviati dal Governo hanno la Scabbia

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E’  allarme scabbia a Treviso.  Alcuni ospiti – al momento uno con certezza gli altri ancora sotto indagine – sono stati colpiti da Scabbia.

Uno di loro è stato sottoposto a profilassi perché infetto,  ancora nessuna notizia sugli altri clandestini a rischio.

Ovviamente, la doccia a Lampedusa è ‘rassista’. Quindi, li mandano ‘nature’ nelle città della penisola.

Intanto, dopo tre vertici in prefettura i clandestini africani giunti sabato nella Marca e ospitati nella parrocchia di Paderno di Ponzano.

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Dei 32 clandestini rimasti – perché 8 sono già fuggiti – 20 verranno ospitati a Ca’ Florens, una struttura di Istrana gestita dalla Caritas che aveva immediatamente fiutato il business dei 30€ a testa. Gli altri 12 se li prenderanno in carico, 4 ciascuno, le cooperative “Alternativa” di Vascon, “Una casa per l’uomo” di Montebelluna ed “Emmaus” di Crocetta del Montello.

Incasso assicurato almeno fino al 30 giugno.

Soddisfatto della soluzione il viceprefetto vicario Pietro Signoriello: «Finalmente siamo arrivati ad una soluzione definitiva dopo giorni di attività frenetica». Perché non bastano i prefetti, ci sono anche i ‘viceprefetti’, tutti a mangiare alle nostre spalle e al servizio dei clandestini.

Intanto l’assessore al ‘sociale’ – degli stranieri – del Comune di Treviso, Liana Manfio, ha attaccato gli enti a guida leghista che hanno rifiutato di ospitare i ‘profughi’: «Purtroppo le istituzioni», ha puntualizzato l’assessore Manfio, «sono un punto dolente. Che anche la protezione civile regionale si sia defilita non è stato bello. Lo stesso dicasi della Provincia. Credo che ognuno debba farsi un esame di coscienza sulla propria responsabilità in questa tormentata vicenda».