Torino: il vescovo vuole il business dell’accoglienza tutto per se, offre immobili per clandestini

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NOSIGLIA
Nosiglia in una mise molto sobria

Il vescovo di Torino, il famigerato Nosiglia, quello che pensa ai Rom e se ne frega degli italiani, ha annusato un nuovo business.

“Dobbiamo impegnare parte dei nostri beni mobili e immobili”, dice l’arcivescovo Nosiglia alla Giornata Caritas: “Mettiamo a disposizione gli stabili vuoti, civili ed ecclesiali, di cui abbonda la città”.

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Riavvolgiamo il nastro:

  • il suo capo va a Lampedusa e benedice l’invasione.
  • In Vaticano c’è un prete eritreo che tiene i contatti con gli scafisti.
  • Arrivano a migliaia e il governo cerca strutture, a pagamento dove metterli, offrendo 30€ al giorno per ogni ‘ospite’.
  • La Caritas, che è l’ente più marcio presente nella chiesa, si ‘offre’.

Ovviamente è tutto casuale.

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