La ‘terra dei fuochi’ umbra: Regione tiene nascosti risultati diossina nel latte, perché?

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Il Sito di Interesse nazionale (SIN) per le bonifiche ‘Terni-Papigno’, è una delle 57 aree più contaminate del Paese. Vi sono comprese due enormi discariche con dentro diversi milioni di tonnellate di scorie di acciaieria: intorno, il terreno, ha una concentrazione elevata di nichel, fino a 10 volte rispetto al limite annuale imposto dalle normative, che già sono lasche, con picchi mensili anche oltre le 23 volte.

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Da due anni la Regione Umbria sta effettuando, con grave ritardo, il monitoraggio delle diossine nel latte, e dal 2013 sulle uova. Peccato che i risultati di questo monitoraggio non vengano diffusi al pubblico. Li fanno, e poi li tengono nei cassette. Come mai?

Proprio sulla grave questione interviene Alessandro Micozzi, coordinatore provinciale di Forza Nuova: “Vorremmo che le Istituzioni diffondessero un report ufficiale, con dati numerici puntuali, disaggregati, zona per zona, classificando i dati delle diossine nel latte conformemente a quanto previsto nelle Raccomandazioni europee, con i relativi provvedimenti assunti. Ed è per ciò – conclude Micozzi – che questa notte nostri militanti hanno provveduto ad affiggere uno striscione di protesta nelle adiacenze del sito, per sollecitare tali urgenti risposte che interessano la salute della popolazione e che già da troppo tempo giacciono nei cassetti. O forse questi numeri sono pericolosi?”