Questa volta non c’erano coretti precotti in stile nordcoreano. Così la solita visita marchetta in una scuola, a Scalea, provincia di Cosenza, si è trasformata in una contestazione del premier abusivo.
Appena arrivato è scoppiata la protesta spontanea dei genitori dei bambini con una salva di fischi. Molti anche i cartelli: “Torna a casa Renzi! Vergognati presidente del c…”.
“Prima c’erano i cavalli di razza, adesso solo ‘renzini'”. Su altri cartelli proteste per la presenza di sottosegretari indagati nel governo: “Renzi, perché Gentile no e Barracciu sì?”.
In basso la ‘claque’ interna precotta.
“Siamo disperati prendevamo 800 euro al mese, ora neanche 400. Abbiamo famiglia, moriamo di fame”. Una delle mamme dice: “Vogliamo lavoro, non vogliamo la mafia”.
Le mamme reggono uno striscione con la scritta “Le mamme sono indignate, chiedeteci perché”. “Renzi dovrebbe venire qui una volta al mese – dice una di loro – per capire come sta realmente il nostro paese: oggi, per il suo arrivo, hanno pulito tutto, ma basta fare un giro per le vie periferiche di Scalea per capire il degrado che c’è”.
Renzi non si è fermato a parlare con il popolo, lui preferisce i coretti organizzati e le claque. Così si è intrufolato nella scuola da un’uscita laterale, dopo la marchetta con i ragazzi a scuola, si sposterà al municipio dove incontrerà i suoi sodali.
Torna a casa Renzie.