Arriva dall’Umbria l’ultimo reportage sul degrado che attanaglia il Paese. E non è la ‘solita’ Perugia, ormai, l’aggressione dilagante dell’immigrazione colpisce anche i centri più piccoli, come Gualdo Tadino. Nell’ignoranza più totale delle amministrazioni comunali.
E’ da tempo che Forza Nuova si occupa di raccogliere, anche su Facebook, le denunce dei cittadini esasperati, italiani che si trovano continuamente privati dei loro diritti e in posizioni di evidente svantaggio rispetto agli immigrati. E ci ha girato queste denunce.
La quantità di stranieri che si concentra nei centri periferici e nei paesi di provincia (Gualdo Tadino e Nocera Umbra) è impressionante e in continua crescita. Protestare ed alzare la testa è tuttavia ormai divenuto sinonimo di razzismo e intolleranza. Tra le segnalazioni che ci sono pervenute, prima tra tutte è l’accusa alla gestione vergognosa delle case popolari, destinate per la stragrande maggioranza agli immigrati. Pochissime, le famiglie italiane.
Gli stranieri usufruiscono di benefici e privilegi, grazie ai quali, pagando semplicemente un canone di 40 euro, possono permettersi attacco Enel, servizi scolastici (bus e mensa) e altri consumi, completamente a carico dei contribuenti.
E visto che il Comune spreca le sue risorse nel mantenimento degli stranieri, poi non ha i soldi per il servizio di raccolta differenziata “porta a porta” che, infatti, è stato ridotto. E visto che non vi sono altre forme di smaltimento consentite, i cumuli di spazzatura si ammassano nei condomini dando uno spettacolo quotidiano di degrado.
Il bellissimo centro storico di Gualdo Tadino, soprattutto nelle ore notturne, è terra di nessuno. Dalla lettera indignata di un negoziante con esercizio nei pressi del Corso, si evince come le strade e i veicoli vengono utilizzati a mo’ di latrine, e come ogni mattina sia ormai consuetudine per i commercianti trovare ogni sorta di liquame. Una situazione paradossale e pericolosa, che costringe i gestori dei locali circostanti a procedere a continue opere di pulizia e sanificazione, nell’indifferenza degli organi comunali preposti.
Il disagio si respira anche nei luoghi che dovrebbero essere più protetti, come le scuole. Dall’Ipsia di Nocera Umbra arrivano denunce (soprattutto contro extracomunitari e stranieri) da parte di studenti minacciati, vittime di bullismo, aggressioni, e racconti che arrivano addirittura a descrivere lanci di coltelli nelle aule. Denunce che tuttavia cadono nel vuoto e non hanno alcun seguito, al punto tale che molti parlano di un “sistema mafioso”.