Allarme servizi: catene Kebab finanziano terrorismo islamico

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SPAGNA L’operazione, che ha portato all’arresto di sette sospetti jihadisti, è stata condotta il 14 marzo, tre giorni dopo il decimo anniversario degli attentati a Madrid che hanno ucciso 191 persone e ferito quasi duemila.

Per la polizia, gli ultimi arresti dimostrano che la Spagna continua ad essere al centro delle ambizioni del movimento jihadista impegnato a stabilire un califfato mondiale.

Quattro degli indagati sono stati arrestati in Spagna e altri tre in Marocco. Tra i sospetti arrestati in Spagna, uno è stato arrestato a Malaga e gli altri tre a Melilla, enclave spagnola in Nord Africa, i tre arrestati in Marocco erano da poco tornati dalla Siria.

Il capo cellula è Mustafa Maya Amaya,: 51 anni, nato a Bruxelles dopo che i suoi genitori ‘spagnoli’ si erano trasferiti in Belgio nel 1960 per cercare lavoro; dopo la conversione all’Islam, ha cambiato il suo nome di battesimo da Rafael a Mustafa; Maya, che gira su una sedia a rotelle, ha sposato una donna marocchina; ha vissuto in Marocco fino al dicembre 2012, quando fu arrestato dalla polizia marocchina per aver cospirato contro la monarchia marocchina e per istituire un governo islamico.

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Dopo la fuga dal carcere in Marocco, Maya si è rifugiato in Spagna entrando dal confine di Melilla, ed è divenuto un cittadino naturalizzato spagnolo.

I gruppi che avrebbero beneficiato dei suoi servizi di reclutamento sarebbero lo Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (Isil), Al – Qaeda nel Maghreb Islamico (Aqim), e il Fronte al- Nusra.

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La polizia spagnola ha arrestato anche Chafik Jalel Ben Amara Elmedjeri, un immigrato tunisino specialista in falsificazione di documenti, è noto anche per uno dei migliori negozi di kebab a Málaga. Secondo gli analisti spagnoli, molti delle decine di migliaia di negozi di kebab e shawarma in Spagna e in altre parti d’Europa utilizzerebbero i loro proventi per finanziare la jihad globale.

Gli altri due islamici arrestati in Spagna sono Paul Cadic e Farik Cheikh, francesi, in procinto di partire per la Siria.