Pedofilo africano denuncia ministro britannico per ‘ingiusta detenzione’

Vox
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Un pedofilo sudanese in carcere da quattro anni per aver violentato e abusato sessualmente bambine ha citato in giudizio giustizia il governo britannico, dopo che la sua audizione per la libertà vigilata è stata ritardata.

Adil Aboulkadir, 38 anni, era uno dei cinque ‘rifugiati’ provenienti dal Darfur che hanno stuprato ragazzine di età compresa tra 14 e 13 anni – costati ai contribuenti britannici migliaia di euro in avvocati e spese di interprete durante il loro processo.

Aboulkadir è stato condannato alla prigione a tempo indeterminato – con almeno quattro anni dietro le sbarre – dopo essere stato condannato per stupro e tre accuse di attività sessuale con un bambino a Maidstone Crown Court nel 2008.

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Ora ha convinto un giudice dell’Alta Corte di Londra che i suoi diritti umani sono stati ‘probabilmente’ violati dal fallimento del Parole Board a considerare il suo rilascio non appena la sua durata minima di prigione era scaduta.

I trasgressori ritenuti ‘pericolosi’ condannati a pene detentive a tempo indeterminato, come Aboulkadir, possono essere rilasciati solo dopo la loro durata minima è estinta e il Parole Board è convinto non rappresentino più una minaccia per il pubblico.

Il suo avvocato, pagato dai contribuenti, ha detto che l’ufficio del ministro della Giustizia Chris Grayling ha rinviato la causa al Parole Board nel mese di agosto 2011, ma che la prima udienza del suo potenziale di rilascio non era stata convocata fino al dicembre 2012. Quindi, dice, il Segretario di Stato per la Giustizia, Chris Grayling, è ‘di fatto e legalmente responsabile.

Aboulkadir, intanto, è detenuto in un centro di immigrati, ne avevamo già parlato si è infatti appellato alla decisione del ministro degli Interni, Theresa May, di espellerlo in Sudan.