Diossina dal campo nomadi: invece di chiuderlo, aprono ‘indagine’

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SASSARI – Gli zingari danno alle fiamme ogni giorno, e per tutto il giorno, oggetti nocivi come batterie, cavi elettrici o pezzi di automobile. Una combustione continua che genera diossine e altre sostanze cancerogene dannose per la popolazione che vive in prossimità del rogo. Questo avviene in tutte le città d’Italia che hanno il dispiacere di ‘ospitare’ campi nomadi.

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A Sassari, il nucleo operativo ecologico dei carabinieri ha aperto un fascicolo dal titolo “La terra dei fuochi”: un dossier che mette insieme tutte le segnalazioni delle persone coinvolte.

Immediatamente sono arrivate le prime denunce da parte di alcuni cittadini esasperati e impauriti per la salute dei propri figli. L’input ha dato il via a una serie di sopralluoghi durante i quali i militari del Noe hanno rilevato nel campo materiali inquinanti e dannosi alla salute del territorio e di chi vi abita. Una volta raccolte tutte le informazioni necessarie, il documento potrebbe arrivare sul tavolo delle procura che valuterà la possibilità di aprire un’indagine.

Chiuderlo no?