Reggio: sequestrati Vangeli per non ‘offendere’ alunni islamici

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Fabio Filippi, consigliere regionale, ha presentato al Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna un’interpellanza sull’episodio accaduto a Reggio Emilia: vangeli sequestrati agli alunni dalla dirigenza scolastica, di una scola media. Per non ‘offendere’ gli islamici.

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Testi sacri regalati ai ragazzi da volontari all’esterno dell’istituto e, quindi, di proprietà personale.
“L’intolleranza verso i cristiani – afferma il Consigliere Filippi – a Reggio Emilia sta assumendo dimensioni preoccupanti. Stiamo assistendo ad un drammatico impoverimento del nostro patrimonio culturale, oltre che ad un tragico tradimento della missione educativa che è propria dei genitori e della scuola.”
Nell’atto ispettivo regionale l’esponente reggiano di Forza Italia chieda alla Giunta di fare ammenda: “Questo episodio rappresenta l’epifenomeno di un laicismo dilagante diffuso nella scuola pubblica reggiana o, peggio, regionale. Credo che se all’esterno della scuola fosse stata prevista la distribuzione di testi religiosi appartenenti ad altre confessioni, l’approccio della dirigenza scolastica sarebbe stato molto diverso, probabilmente avremmo sentito parlare di integrazione culturale. Questa è l’integrazione che sostiene la sinistra? Questa è la scuola che vuole la sinistra?”
A fine gennaio il Consigliere Filippi aveva affrontato un altro caso di intolleranza anticristiana avvenuto anche in questo caso a Reggio Emilia: un insegnante di religione che aveva redarguito un’alunna, frequentante la terza media, perché avrebbe istintivamente fatto il segno della croce al rumore delle sirene di un’autoambulanza, a detta del professore il gesto avrebbe potuto “offendere ragazzi che credono in altre religioni”.

“La Regione – conclude Filippi – ha il dovere di intervenire, la liberà di pensiero e la libertà religioso sono alla base della nostra storia. E’ tutelata attraverso la Costituzioni e, in sede internazionale, dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani firmata all’ONU. Non lasceremo che i nostri diritti ci vengano negati, che le nostre tradizioni e i nostri valori vengano cancellati.”