Sindaco Londra: ‘Figli islamici potenziali terroristi, togliamoli ai genitori’

Vox
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Mentre Renzi dice che è italiano chi va a scuola, il Sindaco di Londra, che l’immigrazione la vive da qualche decennio prima di noi, non è d’accordo: “La cultura la assimilano in famiglia”.

La questione più importante adesso – scrive Boris Johnson, sindaco di Londra in un intervento sul Daily Telegraph – è come riuscire a prevenire che altri giovani uomini e donne vengano contagiati da questo orribile virus: il contagio dell’estremismo radicale islamico”.

Per questo, i figli devono essere tolti ai genitori e al contatto con le loro famiglie, perché non: “vengano radicalizzati a casa da loro genitori o dai loro nonni”, spiega Johnson citando le stime secondo cui centinaia di bambini, soprattutto quelli che gravitano nell’orbita del gruppo estremista clandestino di Al Nugharjirib, vengono bombardati coi dettami dell’islam. Idee che il primo cittadino di Londra definisce “folli” perché istigano i giovani “alla violenza e all’omicidio”.

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“Tutto ciò è assurdo. La legge dovrebbe trattare la ’radicalizzazionè come una forma di abuso sui bambini così che quei bambini che, potenzialmente, potrebbero trasformarsi in killer o kamikaze possano essere affidati ad altri, per la loro sicurezza e per quella della società”.

Sembrerebbe una giusta posizione. Sembrerebbe. Ma non lo è. Intanto, veniamo a sapere che i cosiddetti ‘nuovi europei’ di seconda e terza generazione sono potenziali assassini, tutti, e vanno a scuola con i nostri figli, in GB come in Italia. Ma l’idea staliniana di toglierli ai genitori per affidarli allo Stato è oscena. C’è una soluzione molto più semplice: rimandare queste famiglie da dove sono venute. Laddove potranno educare i loro figli alle dottrine che più prediligono. Lontani da noi.