Il FMI saluta lo schiavo Renzi: ‘E’ uno di noi’

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E chiede di ‘riformare’ il lavoro abbassando gli stipendi reali. Il FMI, quello che affama i popoli per dare ai soliti noti, attende “altri dettagli sulle sue proposte. Di sicuro diamo il benvenuto a varie misure che ha citato”. A dirlo è Gerry Rice, direttore della comunicazione dell’istituto di Washington, aggiungendo che per l’Italia “l’attuazione delle riforme resta la chiave per il ritorno alla sostenibilità e alla crescita”.

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Che poi lavora di lingua sul ‘nuovo’ ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, uno di loro: “Vorrei solo dire che quando era nel direttorio del Fmi era molto rispettato” ha detto Rice. In generale sul nuovo governo guidato dal presidente del Consiglio Matteo Renzi “abbiamo ascoltato attentamente gli interventi di Renzi e aspettiamo nuovi dettagli. Certamente – ha aggiunto – diamo benvenuto alle misure” finora annunciate.

Quella degli ‘stipendi’ è cosa nota. Rimanendo nell’euro, e non potendo avere una nostra moneta, abbiamo un solo modo per ‘convergere’ verso gli stipendi reali tedeschi – tagliati in questi anni per rendere le esportazioni tedesche competitive e mangiare mercato a Italia e Francia – ed è quello di ridurli del 30%. L’alternativa sarebbe far salire quelli tedeschi – basterebbe la Germania accettasse un’inflazione di qualche punto percentuale – ma non ci sentono. Vi pare possibile, una tale riduzione?