‘Ha ucciso perché provocato’: scarcerato

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Un altro gip dell’altro mondo a Milano. Per il tassista ucciso a Milano ha derubricato il reato da omicidio volontario a ‘omicidio preterintenzionale’. Perché? Perché l’assassino è stato ‘provocato’. Una sorta di ‘fallo di reazione’.

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E quindi ha riconosciuto all’assassino l’attenuante della provocazione. Nell’interrogatorio di ieri davanti al gip, l’assassino ha sostenuto, tra le altre cose, che quando il tassista è sceso dalla macchina dopo non aver rispettato la precedenza delle strisce pedonali, ha avuto un atteggiamento aggressivo nei suoi confronti. Per questo lo ha ucciso, al termine di una lite di viabilità, lanciandogli una confezione di bottiglie d’acqua al volto.

E sono gli stessi giudici che, magari, mettono dentro chi spara e uccide un ladro fuori dal suo negozio o in casa sua. Sempre dalla parte dei carnefici.




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