Buffone, così è stato accolto a Treviso. Prima visita ufficiale, e prima contestazione per il piccolo tiranno Matteo Renzi. Arrivato alla scuola media Luigi Coletti di Santa Bona, alla periferia di Treviso con codazzo di auto blu insieme al ministro dell’istruzione Stefania Giannini e il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, quello delle cooperative rosse. Qui il premier e i due ministri sono stati accolti dal sindaco Giovanni Manildo e dal prefetto Maria Augusta Marrosu. Poi il saluto della gente, degli studenti delle numerose etnie che frequentano la scuola. Ma la gente è tutt’altro che felice.

E la gente lo contesta. Prima sindacati dei bidelli, poi Forza Nuova: “Dopo Monti e Letta ecco Renzi, la terza marionetta!”. Poi, l’olgettina al governo entra in quello che dovrebbe essere il suo luogo naturale, la scuola elementare. E finge di interessarsi ai problemi dei bambini: “I vostri genitori hanno problemi di lavoro?”. Poi il premier aggiunge: “Se c’è qualcosa che non va poi me lo segnalate alla casella matteo@governo.it.

Una sorta di ducetto in miniatura, ci manca che vada ad arare i campi senza camicia: “ogni settimana andrò nelle scuole ad ascoltare le richieste e poi torno a Roma con i compiti a casa”, dice Renzi. E poi, da bravo bambino delle elementari, corre a scrivere tutto su Twitter: “Treviso. Che bello incontrare gli studenti! Sentivo la mancanza. Investire sulla scuola è il modo per uscire dalla crisi”.

Anche noi abbiamo una mail per ‘matteo’: facci votare, ladro di democrazia.