Indonesia: violenze islamiche bloccano costruzione chiesa

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Jakarta – Nel tardo pomeriggio di ieri, centinaia di uomini armati, guidati da leader musulmani locali, hanno preso d’assalto e occupato con la forza un appezzamento di terreno di proprietà della comunità cristiana indonesiana Huria Kristen Batak Protestan (HKBP). E’ avvenuto nel villaggio di Talang Kelapa, che si trova nel sotto-distretto di Alang-alang Lebar nella reggenza di Palembang, nella provincia meridionale di Sumatra. Il raid è stato motivato da un tentativo di costruire una chiesa. Infatti, il 17 febbraio si è svolta la cerimonia di posa della prima pietra, tra le proteste dei residenti locali. Una decisione che ha creato malcontento tra i musulmani, che hanno organizzato una task force per occupare la terra – due ettari in tutto – e per inviare un messaggio forte ai leader Hkbp: le chiese non sono ammesse nella zona.

Dal 2011, la comunità cristiana ha avviato le procedure per ottenere i permessi necessari, senza risultati concreti. Il Ministero per gli Affari Religiosi di Palembang ha ordinato a HKBP di “fermare” il progetto.

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L’Indonesia, nazione multietnica a maggioranza musulmana più popolosa al mondo, ha visto un aumento nel numero di attacchi o atti di intolleranza contro le minoranze, tra cui cristiani e altri. Nella provincia di Aceh – l’unica dell’Arcipelago di applicare la legge islamica (Sharia) – a seguito di un accordo di pace tra il governo centrale e il Movimento per l’Aceh libero (GAM), l’applicazione di una forma radicale di Islam tra i cittadini sta diventando sempre più diffusa.

Fonti locali riferiscono che nel solo mese di dicembre, almeno cinque luoghi di culto cristiani hanno dovuto chiudere i battenti a causa della pressione degli islamisti.