Boni, un caso totalmente inventato: procura chiede archiviazione per il leghista

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Milano – Per due anni, Davide Boni, leghista lombardo noto per le sue battaglie contro l’immigrazione selvaggia, è stato nella gogna mediatica come ‘un ladro’, lui che i ladri aveva sempre indicati come il male della politica. Oggi, l’indagine è stata archiviata, è stato tutto uno scherzo.

Boni era consigliere lombardo ed è stato costretto alle dimissioni nell’aprile 2012 da presidente del Consiglio regionale della Lombardia. E dopo due anni, la celeberrima Procura della Repubblica di Milano ha chiesto al gip Manuela Scudieri – il 10 dicembre – l’archiviazione, perché, dice la Procura: «Gli accertamenti disposti hanno fornito riscontri, nella maggior parte dei casi, inconciliabili con i fatti esposti». Chi accusava si è inventato tutto.

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E poi, sui conti di Boni, esaminati dalla Guardia di finanza: «Dalla disamina della documentazione non sono emerse operazioni finanziarie degne di approfondimento». E ci volevano due anni di calvario giudiziario per leggere i conti correnti?

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