Non c’è fondo al ridicolo. Chahida Sekkafi, una marocchina di 16 anni, pare ‘italiana’ sulla carta, da domenica 16 febbraio è il primo arbitro donna ad arbitrare una partita di calcio con il velo sul capo, hijab.
Velo sul capo, gambe coperte. Un circo. Ieri ha esordito a Pizzighettone in una partita di calcio giovanile. In una sboldrinata xenofila, il Presidente degli arbitri di Cremona, tal Gianmario Marinoni, è riuscito a dire che “Ha talento”.
Tra gente che spacca a testate le panchine, Sikh con il turbante e marocchine con il pastrano in testa, il calcio giovanile-dilettantesco è diventato un circo ambulante.
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