Mantova: arrivano i clandestini da Lampedusa, ecco dove andranno

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SPESA A CARICO DEI CONTRIBUENTI: 180 MILA EURO

MANTOVA – La Provincia ha deciso di accollarsi – a spese dei contribuenti – una cinquantina di clandestini provenienti da Lampedusa. Ma non vuole dire dove andranno. Si teme la reazione popolare. I cittadini non hanno alcun diritto, mica sono arrivati coi barconi.

Sono infatti sei i Comuni che accoglieranno i cosiddetti ‘profughi’ nel territorio mantovano in base al famigerato programma Sprar a cui ha aderito la Provincia.
L’assessore all’immigrazione e all’integrazione, tal Elena Magri del partito anti-italiano Sel, non vuole dare i nomi, ma sembra che si tratti di Castiglione delle Stiviere, Suzzara, Medole e Guidizzolo più altri due, al momento ignoti.

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Per ora, il Comune di Mantova ha rifiutato. Ma la Lega nord non si fida e il suo capogruppo, Luca de Marchi, ha presentato un’interrogazione urgente per costringere l’amministrazione parlare chiaro circa le sue intenzioni sui ‘profughi’. «Una recente scelta di questa giunta si contrappone a quanto sostenuto l’altro giorno dall’assessore» sottolinea de Marchi. Che aggiunge: «A forza di guardare sempre e solo ai diritti degli ultimi arrivati, questa amministrazione si è dimenticata dei diritti di chi, stranieri o italiano, richiede da anni una casa popolare». E conclude: «Ogni alloggio che viene tolto a chi è in lista da anni, è un atto di ingiustizia».

Il segretario provinciale del Carroccio Pasetti attacca, invece, con l’assessore provinciale Magri: «Trovo agghiacciante e razzista nei confronti dei mantovani – dice – la sua soddisfazione per aver vinto un bando nazionale che prevede l’erogazione di un contributo per l’assistenza di 40 profughi che arriveranno a Mantova, oltre a quelli che giungeranno in ogni caso su ordine ministeriale. La Provincia spenderà 180mila euro per tre anni, soldi che, invece, potrebbero essere destinati ai disoccupati mantovani. Inoltre, Palazzo di Bagno metterà a disposizione del suo personale, regolarmente pagato dall’ente». Pasetti rilancia le iniziative di protesta che i lumbard si apprestano a mettere in campo, a cominciare dalla fiaccolata e dalla raccolta di firme di sabato. E annuncia l’offensiva in consiglio provinciale: «Presenteremo una mozione affinchè l’aula si esprima contro l’arrivo dei profughi ed emendamenti al bilancio per destinare ai disoccupati mantovani le somme impegnate».