Ricerca: ‘Fuori da Ue ed Euro si sta meglio’

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La famiglia media olandese recupererebbe quasi 10.000 euro all’anno l’Olanda lasciasse l’euro e l’ Unione europea. E’ il risultato di un nuovo studio.
Lo studio del rispettato centro di ricerca britannico Capital Economics, si intitola “Nexit” – da Netherland ed exit – e trova benefici significativi nei prossimi due decenni, se il paese uscisse dalla UE negoziando uno status simile alla Svizzera o in Norvegia.

“La decisione di lasciare l’Unione europea è innanzitutto sociale, culturale e politica. E deve ruotare intorno a questioni di sovranità nazionale, cittadinanza e libertà di determinazione”, secondo il rapporto.
“Tuttavia, ci sono anche buone ragioni economiche per credere che una nazione, slegata dalla burocrazia di Bruxelles e in grado di prendere decisioni per se stessa, troverebbe enormi benefici.”

Pur riconoscendo i rischi iniziali di lasciare l’UE, Capital Economics conclude che i Paesi Bassi starebbe meglio fuori della UE, per la minaccia che rappresentano per la sua ricchezza a lungo termine, i problemi strutturali della moneta unica europea.

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“Ci sono, ovviamente, rischi – e questi hanno bisogno di essere riconosciuti e affrontati da chiunque voglia uscire”, dice il rapporto.
“Ma ci sono molti più rischi nel rimanere in un blocco con una moneta fondamentalmente errata. In questo caso, la nostra analisi mostra che per i Paesi Bassi sarebbe meglio prendere il controllo del proprio destino. ”

La relazione conclude che il reddito nazionale olandese potrebbe aumentare di ben 1.500 miliardi di euro entro il 2035.
Anche se i Paesi Bassi non fossero in grado di ottenere un accordo tipo Svizzera o Norvegia, che sono nel mercato unico europeo, ma non membri dell’Unione europea, “l’economia sarebbe meglio fuori dalla Ue”, conclude la ricerca.

Nel 2012, Capital Economics ha vinto il prestigioso Premio Wolfson per uno studio su come gestire un ordinato break-up dell’euro, al culmine della crisi del debito europeo.
Lo studio di 164 pagine minimizza i costi e le turbolenze nel lasciare l’euro. “Ci sono costi economici nel lasciare l’UE, in particolare in relazione alla sostituzione della moneta unica con uno nazionale, ma questi costi sono modesti e gestibili”, è scritto.

Nel complesso il rapporto conclude che gli olandesi sarebbero in grado di gestire la loro economia in modo “più efficace avendo la libertà di impostare la politica monetaria e fiscale per adattarsi alle condizioni nazionali olandesi, e non alla zona euro nel suo insieme”.
Lo studio rileva inoltre “una riduzione della spesa pubblica nel sostegno degli immigrati, non essendo vincolati alle leggi libera circolazione UE e” attraverso la revisione della politica di immigrazione”.