‘Voglio diventare Rom, così mi mantengono’

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Li avreste dovuti vedere, questa mattina, i Tambellini e i Sichi con l’aggiunta dell’assessore regionale Salvatore Allocca, lanciarsi in sperticate lodi per tutti coloro che, in questo mondo di ladri, riescono a pensare anche a chi vive in situazioni di marginalità abitativa o roba del genere. Addirittura, l’assessore Allocca, nel pomeriggio ha fatto diffondere dal suo ufficio stampa – pagato da noi contribuenti – un comunicato che, successivamente ha sostituito con un altro dove erano cambiate le parole rom, sinti e nomadi come destinatari dei soldi per via Brunero Paoli e per gli investimenti derivanti dalle direttive UE. Ovviamente ci siamo ben guardati dal pubblicare la nuova velina e abbiamo lasciato, volutamente, la vecchia. La prossima volta staranno più attenti a quello che dicono e scrivono. Alessandro Tambellini ha spiegato, in maniera forte e chiara, qual è la sua idea di integrazione – purtroppo la conoscevamo già – Sichi ha ribadito che non si può far finta di non vedere questi nuclei familiari smembrati, costretti a dividersi, il padre da una parte e la moglie con il figlio da un’altra – invece da noi, in Italia, le migliaia di separazioni quotidiane non le caga nessuno – queste roulottes dove le famiglie rom sono costrette a vivere in condizioni, dicono, ai limiti della decenza. A noi, ad essere onesti, questo non ci è sembrato forse perché, se ci trovassimo, realmente, a vivere in siffatte condizioni, faremmo, da soli, tutto il possibile per uscirne fuori invece di restarci e, tutto sommato, anche abbastanza bene.

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