Polizia: ‘Immigrati una vera emergenza per furti in casa’ – NUMERI UFFICIALI

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Roma – Degli oltre 2.500 arresti per rapine e furti in casa, oltre il 50% riguarda immigrati. E’ il bilancio del contrasto alle rapine e ai furti in abitazione della polizia di Stato nel 2013.

La polizia di Stato ha reso noti i risultati di un articolato progetto investigativo denominato “HOME 2013” – realizzato su tutto il territorio nazionale, nel corso del 2013, dal Servizio Centrale Operativo e dalle Squadre Mobili – finalizzato a contrastare le bande criminali specializzate nella commissione di rapine e furti in abitazione. Complessivamente, grazie allo svolgimento di numerose operazioni di polizia giudiziaria, sono state arrestate 2563 persone, in quanto ritenute responsabili di gravi reati, riconducibili al fenomeno criminale in questione, tra i quali associazione per delinquere, rapina, ricettazione, porto illegale di armi, furto e lesioni personali. I blitz coordinati dalla Direzione Centrale Anticrimine e condotti, in tutta Italia, dal Servizio Centrale Operativo e dalle Squadre Mobili, con il supporto dei Reparti Prevenzione Crimine, oltre a consentire l’arresto di oltre 2500 persone, hanno permesso di sequestrare 128 armi da fuoco e di recuperare numerosa refurtiva.

E veniamo all’emergenza immigrazione. Oltre la metà delle persone arrestate o denunciate, in stato di libertà, dal Servizio Centrale Operativo, dalle Squadre Mobili e dagli altri organismi investigativi della Polizia di Stato nell’ambito del progetto HOME 2013 sono stranieri. Un numero incredibilmente elevato, se consideriamo che la popolazione residente straniera è tra il 7 e l’8%. Significa che, gli immigrati, hanno una propensione alle rapine in casa che è oltre sei volte il ‘normale’ – il normale sarebbe che l’8% della popolazione commettesse l’8% delle rapine – e circa dodici volte la propensione degli italiani allo stesso reato. E questo, senza contare i Rom cosiddetti ‘italiani’.

Tra le organizzazioni criminali di origine straniera specializzate nelle rapine in abitazione spiccano quelle di matrice rumena, albanese e georgiana. In diverse occasioni, è stato rilevato il ruolo di rilievo di alcune donne coinvolte nella realizzazione degli eventi delittuosi in questione.

Le indagini hanno consentito di far luce sulle dinamiche criminali di diversi gruppi malavitosi responsabili di rapine in abitazione. In particolare, si è avuta conferma dell’efferatezza delle bande di matrice albanese che, spesso, hanno portato a termine le azioni criminali con l’uso della violenza o delle armi. Uno dei dati più significativi è costituito dalla capillare presenza dei gruppi criminali georgiani che, in alcune occasioni, hanno evidenziato caratteristiche simili a quelle dei clan mafiosi.

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Le operazioni anticrimine svolte nell’ambito del progetto HOME 2013 hanno coinvolto diverse province. Tra le diverse operazioni si segnalano quella dell’ottobre del 2013, nelle province di Lucca, Pisa, Firenze, Livorno e Napoli, in occasione della quale investigatori della Squadra Mobile di Lucca e del Servizio Centrale Operativo hanno arrestato gli appartenenti ad un’associazione per delinquere finalizzata ai reati di rapina, furto, lesioni personali e porto illegale di armi. Le indagini, avviate in seguito ad una recrudescenza dei reati di natura predatoria in Versilia, hanno consentito di disarticolare un pericoloso sodalizio criminale, composto da cittadini slavi, rumeni e italiani di etnia rom, specializzato nella commissione di rapine e furti in abitazione.

Un’altra importante operazione è stata realizzata nel settembre del 2013, nelle province di Salerno e Napoli, allorquando investigatori della Squadra Mobile salernitana e del Servizio Centrale Operativo hanno disarticolato un gruppo criminale composto da cittadini georgiani ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata al furto ed alla ricettazione. Gli indagati, ritenuti responsabili di almeno 20 furti perpetrati in Campania, Lazio e Sicilia, entravano nelle abitazioni individuate dopo mirati sopralluoghi utilizzando strumenti di alta precisione per aprire ogni tipo di serratura e disattivare anche i più sofisticati sistemi di allarme. Nel medesimo contesto, peraltro, sono stati sequestrati 40 veicoli utilizzati dalla consorteria malavitosa.

La realizzazione delle numerose operazioni condotte nell’ambito del progetto “HOME 2013” ha visto la sinergica presenza delle diverse strutture dell’apparato anticrimine della Polizia di Stato. In particolare, le Squadre Mobili e le Volanti delle Questure sono state supportate, nelle varie fasi delle attività, dalla Direzione Centrale Anticrimine che ha messo in campo gli investigatori del Servizio Centrale Operativo, gli specialisti del Servizio Polizia Scientifica e gli equipaggi dei Reparti Prevenzione Crimine del Servizio Controllo del Territorio.

Alcune indagini hanno preso avvio dalle segnalazioni di privati cittadini che hanno allertato la Polizia per la presenza di persone o veicoli sospetti in prossimità di villette e abitazioni. L’immediato intervento dei dispositivi di controllo del territorio e investigativi hanno permesso di valorizzare tali indicazioni, consentendo, in più occasioni, l’individuazione dei responsabili di numerosi furti e rapine. Come dimostrano i risultati dell’operazione, particolare attenzione è stata rivolta all’individuazione dei ricettatori e alla ricerca di armi da fuoco.

Senza immigrati, sarebbe un paese migliore.