I due marò italiani non dovrebbero – condizionale d’obbligo – rischiare la pena di morte, il ministero degli Interni indiano ha infatti rinunciato ad invocarla. Ma saranno comunque processati in base alla legge anti pirateria (Sua Act) per terrorismo.
Scrive infatti l’agenzia di stampa indiana Pti, che per i marò ci sarà lo stesso trattamento riservato al terrorista indiano Abu Salem, coinvolto nelle stragi islamiche di Mumbai del 1993, in cui furono uccise 257 persone.