Questo è il momento in cui un cittadino britannico – di quelli à la Kyenge – combattente in Siria con i terroristi islamici si fa saltare in aria in un attentato suicida. Il jihadista, conosciuto come Abu Suleiman al-Britani, ha guidato un camion imbottito di esplosivo nel carcere centrale di Aleppo ieri, secondo combattenti ‘britannici’ in Siria.
Centinaia di islamici hanno fatto irruzione dietro di lui – liberando fino a 300 detenuti dal carcere. Il governo ha risposto con attacchi aerei da parte delle forze governative.



Il veicolo presenta il drappo nero di Jabhat al-Nusr e viene imbottito con gli esplosivi. Britani è pensato per essersi fatto saltare in aria come ha raggiunto le porte della prigione, che ospita una circa 4.000 detenuti. Se la sua identità è confermata, Britani – che è pakistano – sarà l’ottavo ‘britannico’ a morire combattendo in Siria da quando la rivolta contro il presidente Bashar Assad è iniziata tre anni fa.
Quelli che non muoiono torneranno in Europa, grazie allo Ius Soli. E quel tipo di attenti li faranno qui.