Il Senato secondo Renzi. “Se vogliamo fare davvero la Camera delle autonomie per la conformazione storica, geografica e di politica culturale dell’Italia, deve essere incentrata più sui sindaci che sui consiglieri regionali”. Insomma, doppie poltrone.

Ma la parte più assurda del ‘Senato di Renzi’ è questa: “Non è in discussione la riforma del bicameralismo . E non è discussione il fatto che il Senato diventi un organo con membri non eletti. Sul resto per me si discute”. Capito? Si torna all’800, con un bel Senato di non eletti, tra i quali “21 scelti dal Presidente della Repubblica tra esponenti della società civile“.

Si, 21 Renzo Piano a prendere le misure delle poltrone di Palazzo Madama. E poi cosa, il re e il ciambellano di corte? L’unica cosa che vuole rottamare Renzi, è la democrazia.