Arriva tassa su tablet e smarphone: governo smentisce a metà

Vox
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Ci riprovano con la tassa su smartphone, tablet, computer fissi e portatili, chiavette Usb, hard-disk esterni, tv con funzione di registratore e decoder: circa 40€ ad apparecchio, mentre oggi è di 90 centesimi, come da decreto del 30 dicembre 2009. Perché, questo è il ragionamento, sono tutti oggetti che servono per ascoltare o registrare musica e film in modo pirata, quindi ci vuole la tassa Siae.

Lo annunciava un’agenzia di stampa, poi, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo: “Non è prevista nessuna tassa e le ipotetiche tariffe pubblicate in merito agli aumenti di costo sono infondate”.

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E’ un po’ come se gli inventori di smartphone, tablet, computer fissi e portatili, chiavette Usb, hard-disk esterni, tv con funzione di registratore e decoder chiedessero le royalties a cantanti e attori perché grazie alle loro invenzioni hanno moltiplicato i guadagni di questi ultimi. Che, altrimenti, andrebbero ancora col carretto di paese in paese con le compagnie di giro.

Ma attenzione, perché il ministero prosegue: “Il precedente decreto del 2009 è già scaduto e il ministro Massimo Bray sta lavorando a una soluzione condivisa, nel rispetto e nella difesa del valore del diritto d’autore, ascoltando tutte le categorie interessate per raggiungere una decisione equilibrata nell’interesse degli autori, dei produttori di smartphone e tablet e, soprattutto, dei cittadini fruitori degli stessi”.

Il governo sta quindi studiando una tassa. Magari non sarà di 40€, sarà di 39,99€.