Lucca: i Rom non pagano le bollette, ma non si può dire

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Non sono state sufficienti sette telefonate, una l’altro giorno, e sei ieri pomeriggio alle quali il presidente Geal Giulio Sensi non ha risposto se non con un sms con cui ci invitava, serenamente, a fare il nostro lavoro. Niente di più. Eppure, questo parvenu della burocrazia pubblica aveva annunciato, mesi fa quando furono installati i contatori ad personam al campo nomadi di via delle Tagliate, che ci sarebbe stata la massima trasparenza e, soprattutto, che i titolari dei contratti, ossia le famiglie rom, sarebbero state trattate alla stessa maniera degli utenti lucchesi.

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Noi che, di professione, facciamo i giornalisti rompicoglioni, visto che i contatori sono stati installati con una robusta spesa nell’agosto 2013, abbiamo deciso di chiedere e lo facciamo da settimane, il resoconto delle 46 bollette fino ad oggi emesse e relative a due bimestri per i 23 contatori del campo. Ci erano giunte anche segnalazioni di bollette non pagate, ma prima di scrivere inesattezze o protestare per nulla, abbiamo voluto chiedere direttamente prima a Sensi e, poi, all’assessore Ilaria Vietina la quale non ha risposto alle nostre chiamate sul cellulare. Eppure prende regolare gettone di presenza come i suoi colleghi di giunta per le assise del consiglio comunale di cui fa parte.

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