Marcia indietro di Variati: pagherà le bollette ai Rom, anche se non lavorano

Vox
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E questa è una novità, solo per gli allocchi che credono alle stupidaggini scritte dai giornali d’apparato. Ma è un Variati senza freni, quello che rilascia un’intervista esilarante – non fosse che, questo personaggio, è sindaco di una grande città – al quotidiano amico, quello della Confindustria: “Questi nomadi, che poi nomadi non sono perché sono stanziali nella mia città da oltre trent’anni, sono cittadini italiani residenti qui, non sono stranieri, anche se diversi per cultura e modo di vivere. Per me i cittadini sono cittadini, così come i bambini sono bambini. E basta”. E quindi, ai Rom paga le bollette, e ai vicentini no. Per lui, ‘sono tutti uguali’.

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“La mia tesi, che è poi la stessa del ministro Giovannini nel campo del contrasto alla povertà, è questa: se sei un cittadino veramente povero, bisognoso di aiuti economici, se non sei inabile al lavoro, finché non trovi lavoro per tornare all’autonomia, ti metti volontariamente a disposizione per progetti di lavori socialmente utili in cambio dell’aiuto della comunità. Se non c’è questo concetto di reciprocità siamo nella vecchia concezione stantia dell’assistenzialismo che ha prodotto tanti danni in questo paese. A quanti si rifiuteranno pur essendo in grado di lavorare, non garantiremo gli aiuti per poter vivere nella propria casa e li inviteremo a servirsi dell’albergo cittadino”. Ma questo, è mentalmente in grado di svolgere il lavoro di Sindaco?

Abbiamo più di un dubbio. Prima paga le bollette, poi dice che si, le ha pagate, ma in cambio dovranno lavorare – e ci crede solo lui – poi, visto che i Rom non hanno alcuna intenzione di farlo, si butta sul ‘volontariato’ – a pagamento. Non basta, finge di fare il ‘duro’ – “O fare volontariato o non vi aiutiamo” – per sbracarsi, invitandoli nell’albergo cittadino! Qualcuno lo aiuti a salvarsi da se stesso.