AdnKronos: vietò termine ‘clandestino’, ora è in crisi

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Roma, 23 gen. (Adnkronos) – L’Assemblea dei lavoratori dell’Agenzia Adnkronos e Mak-Multimedia Adnkronos respinge con forza la comunicazione dell’Azienda che intenderebbe attivare una procedura di licenziamento collettivo per 23 unità (20 giornalisti e 3 poligrafici). L’Assemblea, riunita in forma permanente fino alle 21.30 di oggi, 23 gennaio 2014, affida ai Comitati di redazione e alla Rsu dei poligrafici un pacchetto di 5 giornate di sciopero, le prime due delle quali da attuare venerdì 24 e sabato 25 gennaio. L’Assemblea dell’Agenzia Adnkronos conferma inoltre lo stato di agitazione deciso lo scorso dicembre, annunciando anche la sospensione delle prestazioni lavorative domenicali.L’Assemblea di Mak-Multimedia Adnkronos proclama a partire da oggi lo stato di agitazione, annunciando la sospensione delle prestazioni lavorative domenicali. Allo sciopero, pur non essendo interessate dalla procedura di licenziamento, aderiscono anche, in segno di solidarietà, le redazioni di Adnkronos Salute, Aki-Adnkronos International (redazioni italiana ed araba) e Labitalia, che si asterranno dal lavoro nella giornata di venerdì 24 gennaio. L’Assemblea chiede all’Azienda l’immediato ritiro della procedura, annunciata, tra l’altro, proprio in concomitanza con i festeggiamenti del Cinquantenario e conferma la disponibilità a un confronto a tutto campo, purché realizzato all’interno delle leggi e dei contratti che regolano corrette relazioni sindacali. Il presente documento è stato approvato all’unanimità dai giornalisti, con una sola astensione, e all’unanimità dai poligrafici.

Perché non avete scioperato, quando i vostri padroni hanno tirato il guinzaglio alla vostra libertà di descrivere la realtà e alla nostra libertà di conoscerla senza filtro? http://voxnews.info/2013/04/04/censure-mediatiche-adnkronos-vieta-ai-suoi-giornalisti-la-parola-clandestino/

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Perché ne eravate e ne siete complici. E allora nessuna solidarietà, verso chi nasconde la verità dietro il velo dell’ipocrisia.

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Fonte: Identità.com