Roma: Marino ‘cancella’ le Foibe, i soldi ai Rom milionari no

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Dopo avere tolto la foto dei marò, e a distanza di pochi mesi dalle vergognose dichiarazione del suo vicesindaco – “Le foibe le ricorderanno altre città, non Roma” -, l’Amministrazione Marino ne combina un’altra. Prevede di cancellare le gite scolastiche alle Foibe delle terre irredente di Istria e Dalmazia.

Stiamo parlando dello stesso Comune che paga acqua, luce, gas e rifiuti ai Rom milionari.

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E c’è poi una perla. Lo stesso documento che prevede l’annullamento dei viaggi commemorativi alle Foibe, prevede invece solo il dimezzamento di quelli ai campi di concentramento nazisti. Perché anche tra i morti, qualcuno è più uguale degli altri. O più semplicemente, i discendenti di alcuni hanno agganci più in alto.

“Marino ignora che Roma non solo accolse i profughi istriani, giuliano e dalmati in fuga dal dramma delle foibe ma esiste anche una legge dello Stato, numero 92 del 2004, che dispone l’obbligo per le scuole e le istituzioni di onorare e far conoscere la tragedia italiana degli infoibati per decenni nascosta e mistificata dalla storiografia di sinistra”, denuncia il consigliere di opposizione Ghera, che rammenta come la legge sulla Giornata del Ricordo – che viene celebrata il 10 febbraio, anniversario del giorno del 1947 in cui l’Italia cedette alla Iugoslavia l’Istria e la Venezia Giulia – sia stata votata nel 2004 da tutto il parlamento.