Svuotacarceri: pazzo criminale ‘accetta’ compagno di stanza, era in una ‘casa famiglia’

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Potremmo anche ridere della idiozia dei magistrati, non fosse una tragedia. Metti due pazzi in una stanza con un’accetta, e vedi l’effetto che fa.

Gianluca Lotti, 38 anni, ha ucciso il suo compagno di camera in una casa famiglia dove entrambi erano ricoverati, con un’accetta. E’ accaduto nella notte tra mercoledì e giovedì a Massa e Cozzile, provincia di Pistoia. La vittima, 55 anni, si chiamava Massimo Tarabori e soffriva di disturbi mentali.

I due avevano guardato la televisione insieme. Quando Tarabori si è rifiutato di spegnere la luce, Lotti l’ha ammazzato a colpi di accetta. Il personale accorso, si è trovato davanti ad una scena raccapricciante: il pavimento della stanza era cosparso di sangue e il killer continuava a infierire sulla sua vittima.

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Nel 1998 Lotti aveva ucciso la sua fidanzata. Silvia Gianni, allora 20enne, con un bastone. Anche allora per un litigio e poi l’aveva massacrata con una trivella. Riconosciuto seminfermo di mente, era stato condannato a 24 anni di carcere, ma dopo alcuni di galera, era stato trasferito nella comunità in provincia di pistoia per scontare la sua ‘pena’.

Grandi giudici. Geniale mettere due malati di mente in una stanza con un’accetta. Senza contare che per avere straziata una povera ragazza, non ha mai fatto un giorno di galera ‘vera’.