Repressione: per i magistrati, chi protesta contro la Tav è ‘terrorista’

Vox
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Forconi e No Tav, l’Italia che protesta finisce nel mirino e sotto il maglio del braccio giudiziario della Casta. I quattro attivisti No Tav, arrestati lo scorso 9 dicembre, che avevano partecipato agli scontri al cantiere della Tav a Chiomonte nel mese di maggio 2013 sono dichiarati dai magistrati ‘terroristi’. “E’ ravvisabile la finalità di terrorismo”, si legge nelle motivazioni del tribunale del Riesame di Torino che scrive: “l’attacco al cantiere dell’Alta velocità in Valle di Susa dello scorso maggio è un’azione terroristica perché idonea ad arrecare grave danno all’immagine dell’Italia”. Allora Parlamentari e Magistrati dovrebbero tutti essere arrestati per ‘terrorismo’, visto il ‘grave danno che arrecano all’Italia’.

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“E’ ravvisabile la finalità di terrorismo”, scrivono i giudici con cui hanno confermato il carcere per i quattro attivisti No Tav arrestati lo scorso 9 dicembre con l’accusa di terrorismo.
“L’azione è idonea – scrivono i giudici nelle motivazioni – per contesto e natura, a cagionare grave danno al Paese”. “E’ stata posta in essere – aggiungono motivando l’accusa di terrorismo – allo scopo di costringere i pubblici poteri ad astenersi dalla realizzazione di un’opera pubblica di rilevanza internazionale”. Se ti opponi sei ‘terrorista’. Conta la ‘rilevanza internazionale’, non l’opinione di chi subisce un’opera pubblica inutile e dannosa.