“Siete i benvenuti in Russia, ma lasciate stare i bambini”. E’ la risposta elegante e tranchant di Vladimir Putin agli omosessuali in vista dei Giochi Olimpici di Sochi. “Noi non abbiamo alcun divieto relativo alle relazioni sessuali non tradizionali tra le persone come avviene in alcuni Stati degli Usa, abbiamo un divieto sulla propaganda dell’omosessualita e pedofilia, non proibiamo alcunché e non arrestiamo nessuno.
Perciò sentitevi calmi e rilassati. Ma lasciate in pace i ragazzini, per favore”, ha dichiarato il presidente russo.
Capricciosa la risposta dei soliti attivisti gay ormai indigesti agli stessi omosessuali non esibizionisti: “Il dittatore russo parla di gay ogni giorno come se fosse un Giovanardi qualsiasi. Oggi ci invita ad andare ai Giochi olimpici ma non fa un passo indietro sull’orrida legge omofoba che nei fatti vieta qualsiasi manifestazione pubblica in Russia del movimento lgbt. Anzi se possibile peggiora persino la situazione parlandone con i volontari che presteranno servizio ai giochi stessi”, ha grugnito Franco Grillini, presidente di Gaynet e consigliere regionale Emilia-Romagna del Pd. L’ex presidente dell’Arcigay ha poi ricordato che “molti governi europei (Germania, Russia, Francia, ecc) hanno già deciso di disertare a livello ufficiale i Giochi olimpici che di fatto sono una vetrina politica del dittatore russo. Cosa aspetta il governo italiano a fare altrettanto?”. Almeno Putin l’hanno votato, i nostri chi li ha votati?