‘Profughi’ protestano: “Dateci una casa popolare o restiamo in hotel”

Vox
Condividi!

CAGLIARI – Hanno ricevuto 45€ al giorno per due anni, sono stati mantenuti in hotels di lusso e poi, alla scadenza, ha dato loro i permessi di soggiorno ‘umanitari’ e 500€ una tantum – tutto a spese nostre – nella speranza che andassero in qualche altro paese europeo, ma 25 di loro hanno deciso di non abbandonare Cagliari. E ora vogliono una casa popolare. E così protestano in piazza. Lo fa sapere il Presidio Piazzale Trento che da mesi offre assistenza ai ‘profughi’ arrivati nel capoluogo.

Vox

“Una decina di ‘rifugiati’, come ormai avviene in maniera costante dal 31 dicembre 2013, al momento della effettiva ricezione dei permessi di soggiorno elettronici, è invitata ad abbandonare l’albergo nel quale era ospitata. Questo sistema, ‘denunciano’ dal Presidio da oltre due settimane, e dalla conferenza stampa del 4 Gennaio, continua a funzionare e ormai 25 persone hanno deciso di non partire per un’altra città e di restare in Sardegna. Ieri sono stati consegnati alcuni documenti e conseguentemente, i “nuovi” rifugiati si sono ritrovati senza fissa dimora: una decina di loro ha scelto di dormire all’aperto in piazza Matteotti nonostante il Presidio si sia fatto carico di affittare (con il contributo della CSS e delle associazioni “Corno d’Africa” e “Consumatori Sardegna) un riparo dignitoso”. Queste associazioni vogliono continuare a ‘mangiare’.

Un paese allo sfascio nel quale pseudo-associazioni la fanno da padrone.




2 pensieri su “‘Profughi’ protestano: “Dateci una casa popolare o restiamo in hotel””

  1. Più che pseudo-associazioni, sono associazioni pseudo-umanitarie. É davvero una vergogna che lo Stato debba ingrossare le pance di questi parassiti che lucrano sull’immigrazione con la scusa di fare delle opere di umanità.

I commenti sono chiusi.