In Italia troppo pochi i ‘profughi’, secondo Carlotta Sami, 43 anni, dal 1 gennaio 2014 portavoce di Unchr Sud Europa, l’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati, uno dei successori della Boldrini all’Unhcr, carrozzone dell’Onu che si occupa del business dei ‘profughi’, che, in un’intervista rilasciata al giornale ‘Vita’, avvisa l’Italia: “E’ fondamentale la nostra presenza dove avvengono gli sbarchi – dice – e dove viene verificata la condizione di rifugiato di un migrante”, almeno evitano che venga espulso, come nel caso del ‘rifugiato’ Kabobo.
Ma altrettanto importante è, avverte “fare pressione ai governi, d’Italia come d’Europa, per porre rimedio alle politiche attuali sull’immigrazione: si deve uscire dalla logica dell’emergenza, arrivano centinaia di persone ogni giorno e i conflitti, in Siria come in Africa (si pensi a Congo, Somalia, alle persecuzioni in Eritrea, al Sud Sudan) non accennano a placarsi. Servono strumenti concreti ed efficaci da subito, come ha ricordato di recente l’Alto commissario dell’Onu ai governi dell’Unione europea, ribadendo che è necessario un maggiore impegno collettivo per farsi carico del problema”. Insomma, loro fanno le guerre, noi dobbiamo prenderceli: ragionamento che non fa una piega. Almeno, tra qualche anno, le loro guerre le faranno qui. Perché chi viene è portatore di una cultura, non è una scatola vuota.
Poi parla di come accoglierli: “Innanzitutto trasporre le direttive europee in vigore in decreti legge, soprattutto sull’integrazione dei rifugiati, penso soprattutto a casa e lavoro. Oggi i progetti in tal senso sono assolutamente insufficienti, e la burocrazia delle procedure è ancora troppo forte, va snellita. C’è però da sottolineare che i rifugiati oggi in Italia sono 60mila, pochi rispetto a tanti altri paesi d’Europa, come la Germania, che ne ospita ben 600mila, ovvero dieci volte tanto”. Messaggio chiaro: dobbiamo prenderci altri 540mila ‘profughi’, perché 60mila sono pochi. Solo allora, forse, saranno abbastanza. Ma forse no, perché magari, i tedeschi che ‘sono avanti’ verso il baratro, ne avranno 6 milioni, e allora, mica potremmo fermarci a soli 600mila. No?
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